La Natura Morta – طبیعت بیجان

“La Natura Morta”
Farrokhlagha Navaii

Giornalista: Signora, grazie per avermi accettata. (Claudia), Mi permetta di
chiamarla madre di Lorenzo. Sono contenta di essere la prima persona a
intervistare la vincitrice di questo premio importante. Dalla sua vita
semplice e ordinata si deducono le sue passioni. Questo camino e questo
grande tavolo da pranzo, tutto questo, sono il segno della Sua ospitalità e
dell’affetto della Sua famiglia.
Madre di Lorenzo: Benvenuta. Solo ora che Lei è venuta qui mi sto rendendo
conto di aver vinto e ne sono molto contenta.

Giornalista: Andiamo al dunque, so che non abbiamo molto tempo. Oggi il
quadro verrà mostrato ai suoi estimatori, prima di essere consegnato a Lei.
Madre di Lorenzo: Avrei voluto vederlo prima io di loro, quel dipinto!
Giornalista: Forse, se non fosse stato per il coronavirus, avremmo agito
diversamente, invitando prima Lei nell’ufficio dell’istituto o sul set di un
canale televisivo. Dall’inizio di questa emergenza, vale a dire dagli ultimi
giorni del 2019, fino ad oggi, fanno tutti fatica a stare sotto lo stesso tetto. La
gente ha paura.
Madre di Lorenzo: È vero. Penso persino che in questa situazione non sia
neanche necessario fare un’intervista. Io stessa sono ancora titubante.
Giornalista: Comunque abbiamo fatto la maggior parte delle domande a Suo
figlio al telefono, visto che Lei non era pronta per fare l’intervista.
Madre di Lorenzo: Per esempio?
Giornalista: Per esempio il Suo nome, il Suo cognome e il Suo mestiere, che
sono stati poi diffusi su parecchi giornali e alcuni canali televisivi. In
particolare, abbiamo chiesto della Sua calda e affettuosa famiglia con cui
passa le vacanze.

Madre di Lorenzo: Ah! Allora tutto sarà più facile per me.
Giornalista: Vado subito al punto. Come mai Lei ha comprato un biglietto
della lotteria?
Madre di Lorenzo: Beh, in realtà questa domanda l’avrebbe dovuta fare a
Lorenzo (sorride) perché è stato lui a comprare il biglietto.
Giornalista: Allora forse sarebbe meglio se iniziassi con questa domanda. Il
luogo dove abitate è vicino al mare e qui l’acqua è il primo pensiero della
gente. Cosa l’ha spinta a pensare alla accessibilità all’acqua per i popoli dei
paesi poveri con scarsità idrica? (Mette il vassoio con il caffè sul tavolino
davanti alla giornalista, poi si guarda intorno)
Madre di Lorenzo: Beh, anche su questo non ho niente da dire, dietro tutto
questo c’è Lorenzo. Mi aveva comprato il biglietto della lotteria come regalo
di Natale, senza che sapessi niente.
Giornalista: Come l’ha saputo? Chi per primo Le ha dato la notizia? Parli pure
dell’emozione che ha provato in quei momenti.
Madre di Lorenzo: La sera del giorno in cui hanno annunciato i nomi dei
vincitori, ero appena tornata dal lavoro e stavo preparando la cena. Ovunque
si parlava della paura del virus, così come se ne parla anche adesso, in ufficio,
per strada, in tv. Lorenzo suona il campanello ripetutamente. Appena apro
la porta, entra in bici. Lascia la bicicletta in mezzo al corridoio e sale in fretta
su per le scale. È agitato, saltella come una molla. Ripete:Ottimo! Meglio di così non poteva andare.
Più lo guardavo, più non capivo cosa stesse facendo. Aveva una faccia tutta
rossa, era senza fiato. Continuavo a guardarlo confusa.

Novità?

Tu stesso sei la novità, dalla testa ai piedi, a giudicare dal tuo modo di
suonare, entrare in casa in bici, lasciare la bicicletta nel corridoio e
correre per le scale.
Volevo chiedergli Ma cos’hai? Perché non stai fermo un attimo? Corre in
bagno, parla ad alta voce:

Aspetta che mi lavo le mani e il viso con il sapone.
Le campane della chiesa iniziano a suonare. Quel giorno il numero dei morti
era aumentato. Ero preoccupata, la metà dei nostri parenti sono vecchi.
Mentre preparo la cena, gli chiedo:

Cosa vuoi dire? Dillo subito!

Aspetta che riprenda fiato. Ho il cuore che batte forte.
Tutti i canali televisivi parlavano del coronavirus, degli ospedali pieni, degli
uffici semichiusi. Si parlava di mascherine, guanti e disinfettanti ovunque.
Giornalista: Quindi Lei ha aspettato di sentire che notizia avesse Lorenzo?
Madre di Lorenzo: Ah, sì. Scusi. È corso in cucina. Mi ha detto:

Mamma, mamma, una notizia incredibile. Ti ricordi della notte di
Natale di quest’anno? Quei due biglietti della lotteria. Oggi mi hanno
chiamato. Hanno detto che il tuo biglietto ha vinto. Sai che significa?
Gli rispondo di colpo:

Fai attenzione a disinfettare con l’alcol dove hai toccato.
Era confuso. Continuava a ripetere che lo avevano chiamato al suo cellulare
molte volte per informarlo del premio.

Ma perché parli in modo così misterioso?
Gli ho dato un bicchiere d’acqua e mi sono raccomandata:

Prima respira, e bevi un bicchiere d’acqua.

Quei due biglietti della notte di Natale, mamma!

Quante volte finora hai detto quei due biglietti, quei due biglietti?
Era in piedi davanti alla tv ad ascoltare. La televisione trasmetteva notizie
sulla pandemia in Europa e in altri paesi. La nostra situazione era la più grave
tra tutti i paesi europei. I centri economici andavano in crisi uno dopo l’altro.
Le aziende si organizzavano per il telelavoro. Tutte le notizie erano
preoccupanti.

– Tu sei studente di psicologia ed economia. Il vostro gruppo ora
dovrebbe pensare ad un programma per risolvere questa situazione,
altro che biglietti.

– In un certo senso è rischiare!

– Tu pensi sempre a rischiare.

– Aspetta! Non è colpa tua. Tu sei solo una contabile.

– A furia di rischiare, tutti i tuoi conti andranno a rotoli.
Si siede al tavolo e mi prende la testa con le mani.

Si siede al tavolo e mi prende la testa con le mani.

– Puoi spegnere la tv?

– Stavi dicendo?

– Non mi hai lasciato parlare. Aspetta, guarda la pubblicità!
“Con soli 100 euro riceverete un dipinto di Picasso dal valore di milioni di euro”

– Sai cosa vuol dire avere un dipinto di Picasso?
Si alza, aveva gli occhi lucidi . Batte le mani e fa un salto.

– Il tuo biglietto mamma, non ci credi… hai vinto. Questo dipinto vale più
di un milione e mezzo di euro. Ecco, guarda qua!

Mi mostra sul cellulare i biglietti con i numeri. Leggeva, ripetendomeli, gli
obiettivi dell’istituto di beneficenza, mi parlava dell’idea di vendere i biglietti e mi ripeteva il numero dei biglietti venduti. Insisteva:

– Mamma, l’importante è che i soldi di questi biglietti siano impiegati per
costruire una rete di distribuzione idrica per chi vive in paesi poveri
che non hanno acqua potabile.

Giornalista: Dove aveva sentito la notizia? Chi gliel’aveva data?
Madre di Lorenzo: Di solito al tramonto andava al mare. A lui piace
tantissimo il tramonto. Era proprio lì che gli avevano dato la notizia. Non
stava nella pelle, il suo telefono squillava continuamente.

– Non sai quanto clamore ha fatto la notizia. Tutti vogliono
complimentarsi con te.

– Lorenzo, non esagerare! Va’ a cenare. Non avrai mica dimenticato che
tutta la famiglia ci ha deriso!

– Ma ora ti sto parlando sul serio. Fidati! Tutti lo sanno. Aspetta e vedrai!

– Non è che di nuovo diranno che hai buttato via i tuoi soldi e li hai
affidati a dei ciarlatani?
Aggrotta le sopracciglia per la delusione.

– Non te l’ho fatto vedere?

– Come fai a sapere che sia davvero così?

– Credimi, al tramonto ero seduto sulla spiaggia aspettando che il sole
calasse dietro al mare. Pensa che proprio in quei secondi mi hanno
chiamato da questo numero più di dieci volte. Ho pensato che fossero
della banca o dell’ufficio delle imposte, o dell’assicurazione.

– Secondo te la banca, l’assicurazione o l’ufficio delle imposte ti
chiamano al tramonto?

– Che ne so, ti dico tutte queste cose così tu mi credi.

– Va’ a raccontare il resto della tua storia a tuo padre.

– Ecco il messaggio vocale che mi hanno mandato riguardo all’istituto di
beneficenza. Lo conosce mezzo mondo. Senti il messaggio che mi
hanno mandato da questo istituto. Vieni a sentire con le tue orecchie,
sta dicendo il tuo nome.

– Tutto questo clamore per un acquedotto?

– È “La natura morta”, il nome del quadro che hai vinto, di chi pensi che
sia?
Prendo il cellulare. Leggo il mio nome e cognome, e anche il nome del pittore.

– Picasso? Il famoso pittore spagnolo?

– Allora alla fine ci hai creduto, eh?

– L’hai detto a tuo padre?

– L’ho detto a papà, a nonno, a nonna e anche agli zii. Veramente l’ho
detto a chiunque ho incontrato.

– Beh? Cosa hanno detto?

– Ti dico la verità? In fondo tutti dicono che è una truffa. Perché la vostra
generazione non sa che vuol dire rischiare!
Ero confusa.

– Facciano qualcosa anche per la cura del coronavirus, visto che hanno
fatto tutto questo casino per una tubazione dell’acqua.

– Mamma, perché ti arrabbi? Cosa c’entra col fatto che hai vinto? Ancora
dopo tanti mesi non sanno come si sia diffusa questa malattia nel
mondo.
Il suo cellulare squillava continuamente.

– Sapevo che ti avrebbe fatto piacere aiutare. L’ho comprato e, come dici
sempre tu, questa volta hai aiutato gente dall’altra parte del mondo.
L’avresti comprato anche tu.

– Mi fa molto piacere aiutare gli altri, ma in questa situazione non ha
senso, tutta questa euforia.

– Ah, hai detto bene! Questo riguarda la scienza economica, il mio studio
e i miei compiti. Sai perché? Perché io, insieme a migliaia di persone,
siamo state convinte a comprare il biglietto per ottenere un quadro di
Picasso, affinché con i soldi raccolti vi realizzassero una cosa
meravigliosa e concreta.


Giornalista: Ha detto molto bene suo figlio. Sa quanti soldi hanno raccolto?
Quante volte il valore del quadro?
Madre di Lorenzo: Non lo so. Quanto? Quante volte?
La giornalista si alza.
Giornalista: Più di venti, trenta volte in più rispetto al valore vero del quadro. Sono stati raccolti milioni di euro. È incredibile. Questo quadro è stato comprato da un collezionista a Monaco e direi che è stato il premio più
entusiasmante del nostro istituto. Gli amici di Suo figlio Lorenzo hanno fatto molte richieste per poter vedere il quadro più presto possibile.

Madre di Lorenzo: Benissimo, anch’io non vedo l’ora di vedere il quadro.

Giornalista: Metteremo in mostra il quadro nella sala del comune della vostra città in modo che tutti lo possano vedere. Ciò che si guadagna dai biglietti dell’ingresso appartiene a lei.

Madre di Lorenzo: A me?

Giornalista: Sì. Il nostro istituto finora era responsabile di proteggere il
quadro. D’ora in poi se ne occuperà lei. Vuole parlare del quadro?

Madre di Lorenzo: Non sarebbe meglio se ne parlasse un artista, un pittore o un esperto del vostro istituto?
La giornalista si alza.

Giornalista: Esattamente, osservazione interessante! È stata un’ottima
intervista, La ringrazio. Manca solo una domanda molto importante. Con
tutti i soldi che Le arriveranno da questo quadro, cosa avete intenzione di
fare?
Il telefono squilla. La madre di Lorenzo va davanti alla finestra. Apre la porta, fa un respiro profondo e chiude gli occhi.

Madre di Lorenzo: Pronto, sì? Ha detto le stesse cose anche mio figlio. Mah,
veramente ancora non ho deciso. Forse facciamo qualche cambiamento in
casa. Ora sto facendo un’intervista.
Continua a fissare il viso della giornalista, le labbra le tremavano. Passa il
telefono da una mano all’altra. Si soffia il palmo della mano.
Dice sottovoce:

– Sono ragioniera in un’azienda privata e ho una vita normale. Per
quanto riguarda questo premio, ancora non ho nessuna idea. Dovrei
pensare ai cambiamenti della vita.
Non aveva neanche finito di parlare che la giornalista era andata verso la porta.
Giornalista: Venga a vedere quanta gente c’è.

Avevano lasciato aperto il cancello del cortile. Alcuni parenti e vicini di
quartiere erano all’ingresso. Scendendo dalle scale, la madre di Lorenzo
parlava al telefono ad alta voce, ridendo.
La giornalista si rivolge alle persone radunate davanti al cancello dicendo: Il nostro istituto e la Madre di Lorenzo hanno deciso di esporre il
quadro nella sala del comune per voi.

La gente applaude.
La giornalista sussurra alla madre di Lorenzo all’orecchio: Pensi anche ai guadagni dei biglietti dei visitatori.
Madre di Lorenzo: Non sarebbe meglio se questi soldi raccolti rimanessero
nelle mani del comune per aiutare i concittadini che vivono questa situazione con difficoltà?
La giornalista batte le mani e commenta ad alta voce: Brava! Ha già deciso. Si vede che conosce bene la contabilità e sa fare la ragioniera.

Gli applausi scroscianti rimbombano in tutto il vicolo. Un giovane fotografo
si ferma davanti alla madre di Lorenzo.

– Complimenti signora! Sono dell’agenzia stampa “Il Nostro mondo”. Per
favore, tolga un attimo la mascherina.

– Certo! Però, se mi permette, torno a prendere gli occhiali.
Corre su per le scale. Si guarda per tutta la casa, le pareti sono pallide e i
quadri sono appesi già da anni. La traccia del fumo del camino aveva
incorniciato i quadri. Spinge le sedie a posto, intorno alla tavola da pranzo.
Chiude la finestra. Si guarda allo specchio dalla testa ai piedi. Si dice
sottovoce:

– La natura morta, che nome concreto. L’esistenza senza acqua non è
altro che inesistenza.

Si sistema il trucco e i capelli. All’ingresso e davanti alla telecamera, alza la
mano, agitandola, in favore delle persone che erano lì. Chiama Lorenzo tra la folla. Corre verso di lui e lo abbraccia da dietro. Il fragore degli applausi della folla si perdeva tra i guanti e i loro sorrisi erano nascosti dietro le
mascherine. Tutte le persone insieme partono per dirigersi alla sala del
comune.

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