Se non avete seguito la diretta del 21 dicembre e volete scoprire le vincitrici (ebbene sì, tutte donne) della gara di poesia non disperate, questo memo è per voi.
Negah, in qualità di “giuria incorruttibile” della serata, ha decretato:
Miglior allestimento della tavola di Shab-e Yalda:
CRISTINA BIANCIARDI
Migliore poesia originale:
MELISSA FEDI
La testimone dell’amore mio
Roma che sei stata testimone dell’amore mio,
strillato a squarciagola davanti alle statue, alle rovine, alle case dell’angeli e de Dio, mentre i profili de le statue de li santi, de notte,
facevano er solletico tinticarello ar cielo
e la luna piena co la faccia soridente faceva da complice all’amanti abbraccicati, e vejava sur sonno de li romani addormentati;
sussurrato all’orecchio der fiume bionno (e spiato pure da quarche pantegana) che se l’è cullato in fra le rapide
e portato zitto e cheto fino ar mare,
indove s’è disperso fra le onne e i pesci ha accarezzato;
raccontato coll’occhi e co li baci davanti a tutta st’arte tua,
davanti a la Fontana der Priggione a li piedi der Gianicolo arberato, indove pareva che nun c’era n’anima, te e io soli e la luna guardona e la luce fioca de du’ lampioni.
E la felicità mia se travestiva cor volto tuo, Roma, traboccava come er ramo dell’arancio a primavera:
carico zeppo de fiori bianchi e profumati,
se travestiva cor manto rassicurante de la sera
che t’avviluppa er core quanno te ‘ncanti a guarda’ er tramonto dar ponte de Castello,
me scoppiava ‘n petto come la voce der cannone che chiama er mezzogiorno, e me pareva ch’annunziasse er segreto mio a tutti li romani;
e me sentivo forte dell’amore tuo, solida, piantata ne la terra come st’isola ch’Asclepio benedisse, che guarda placida e silente
la vita che je scorre intorno da millenni;
e me sentivo viva, viva come er foco sacro de le Vestali, viva come la roccia, come er tufo co’ cui sei costruita.
Ma poi de colpo s’è fatto autunno ‘ntorno, e drento ar core mio;
e come se sta città me comprendesse, come se s’addolorasse pure lei pe’ me, er ramo dell’arancio s’è avvizzito, er profumo de li fiori s’è smorzato.
Pure la voce der cannone s’è azzittata, la luna nun è ‘scita ‘n cielo pe’ rispetto, er vento ha spento er foco benedetto,
er teremoto ha sbriciolato er tufo eterno,
l’acqua der fiume s’è ammischiata co le lacrime der pianto, e in fra le mano m’è restata solo terra.
Er vento ha sparso la cenere de ‘n foco spento,
e, sempre, Roma, sei stata testimone de sto core sfranto.
Melissa Fedi
Migliore interpretazione di poesia non originale:
MARYAM KARAMI
Estratto da “Il suono dei passi dell’acqua”, Sohrab Sepehri
قسمتی از شعر
صدای پای آب زندگی رسم خوشایندی است
سهراب سپهری
زندگی بال و پری دارد با وسعت مرگ، پرشی دارد اندازه عشق.
زندگی چیزی نیست، که لب طاقچه عادت از یاد من و تو برود.
زندگی جذبه دستی است که می چیند.
زندگی نوبر انجیر سیاه در دهان گس تابستان است.
زندگی بعد درخت است به چشم حشره.
زندگی تجربه شب پره در تاریکی است.
زندگی حس غریبی است که یک مرغ مهاجر دارد.
زندگی سوت قطاری است که در خواب پلی می پیچد.
زندگی دیدن یک باغچه از شیشه مسدود هواپیماست.
خبر رفتن موشک به فضا،
لمس تنهایی «ماه»، فکر بوییدن گل در کره ای دیگر.
زندگی شستن یک بشقاب است.
زندگی یافتن سکه دهشایی در جوی خیابان است.
زندگی «مجذور» آیینه است.
زندگی گل به «توان» ابدیت، زندگی «ضرب زمین» در ضربان دل ما، زندگی «هندسه» ساده و یکسان نفسهاست.
هر کجا هستم، باشم، آسمان مال من است.
پنجره، فکر، هوا، عشق، زمین مال من است.
چه اهمیت دارد گاه اگر می رویند قارچهای غربت؟
من نمی دانم که چرا می گویند:اسب حیوان نجیبی است، کبوتر زیباست، و چرا در قفس هیچ کسی کرکس نیست.
گل شبدر چه کم از لاله قرمز دارد؟
چشم ها را باید شست، جور دیگر باید دید.
واژه ها را باید شست.
واژه باید خود باد، واژه باید خود باران باشد.
چتر ها را باید بست.
زیر باران باید رفت.
فکر را ، خاطره را، زیر باران باید برد.
با همه مردم شهر، زیر باران باید رفت.
دوست را، زیر باران باید دید.
عشق را، زیر باران باید جست.
زیر باران باید با زن خوابید.
زیر باران باید بازی کرد.
زیر باران باید چیز نوشت، حرف زد، نیلوفر کاشت.
رخت ها را بکنیم:
آب در یک قدمی است
La vita è un rituale amoroso.
La vita ha ali e piume vaste come la morte,
è un balzo alto quanto l’amore.
La vita non è qualcosa che tu ed io possiamo dimenticare sul davanzale dell’abitudine.
La vita è il rapimento di una mano che miete.
La vita è il primo fico nero, nella bocca acre dell’estate.
La vita è le dimensioni di un albero dagli occhi di un insetto.
La vita è l’esperienza di una falena nel buio.
La vita è la sconosciuta sensazione di un uccello migratore.
La vita è il fischio di un treno che riecheggia nel sonno di un ponte.
La vita è la visione di un aiuola dalla finestra sigillata di un aereo.
E’ la notizia del lancio di un razzo nello spazio,
toccando la solitudine della Luna,
la nozione di ciò che è annusare un fiore su un altro pianeta.
La vita è lavare un piatto
La vita è trovare un penny nel ruscello della strada.
La vita è la radice quadrata di uno specchio.
La vita è un fiore al potere dell’eternità,
La vita è la Terra moltiplicata per i nostri battiti cardiaci,
La vita è la semplice e monotona geometria dei respiri.
Non importa dove mi trovo.
Il cielo è mio.
La finestra, il pensiero, l’aria, l’amore, la terra è mia
Perché dovrebbe essere importante
se ogni tanto diventano più alti
i funghi della nostalgia?
Io non so perché
la gente dice che i cavalli sono gentili
che le colombe sono belle
e perché invece nessuno ha avvoltoi in gabbia?
Io non so perché
il bocciolo di un trifoglio
è meno importante di un tulipano rosso
Gli occhi devono essere lavati
le cose devono essere viste differentemente.
Le parole dovrebbero essere lavate
Le parole dovrebbero essere il vento stesso
Le parole dovrebbero essere la pioggia stessa
Gli ombrelli dovrebbero essere chiusi
dovremmo andare sotto la pioggia
dovremmo portare i nostri ricordi e le nostre idee sotto la pioggia
Con tutta la gente della città
Noi dovremmo sentire la pioggia
E’ sotto la pioggia che si dovrebbero incontrare gli amici
che si dovrebbe trovare l’amore.
E’ sotto la pioggia
che si dovrebbe dormire assieme ad una donna
Che si dovrebbe giocare
E’ sotto la pioggia
che le cose dovrebbero essere scritte
che le parole dovrebbero essere dette
che dovrebbero essere piantati i fiori di loto
La vita è un continuo inzupparsi
la vita è nuotare nello stagno di questo momento
Togliamoci i nostri vestiti
l’acqua è lontana solamente un passo assaggiamo la luce.
Traduzione dall’inglese di Fernanda Ferraresso
Complimenti a Maryam per la scelta e l’interpretazione della poesia. Tutti noi dovremmo, una volta nella vita, camminare nella pioggia, sentirla scorrere su di noi come il sangue scorre dentro di noi, farci pioggia come si sciolgono in pioggia le nuvole.
Sono pienamente d’accordo con te! Grazie!