Traduzione da autorə anonimə
La piccola Yalda era nata il 30 di Azar, cioè l’ultimo giorno dell’autunno e la notte più lunga dell’anno, la notte di Yalda.
Ogni anno, in occasione della notte di Yalda, tutta la sua famiglia era solita riunirsi per festeggiare il suo compleanno e quella notte il nonno, la nonna, gli zii tutti si ritrovarono per festeggiare il suo quinto compleanno.
Arrivò il momento della torta e quando la mamma accese le candeline disse a Yalda: “Figlia mia, esprimi un desiderio”. Così Yalda chiuse gli occhi e disse: “Desidero che domani nevichi abbastanza e che le strade si coprano di bianco per fare un pupazzo di neve”. Gli ospiti risero e la applaudirono. Yalda spense le candeline, prese tutti i doni che le avevano portato e ringraziò tutti.
La zia Autunno e nonna Freddo, sedute su una nuvola bianca a guardare la terra, videro Yalda e udirono il suo desiderio.
Zia Autunno disse a nonna Freddo: “Hai sentito? La piccola Yalda vuole che domani nevichi. Tu puoi far uscire un po’ di neve dal tuo zaino e coprire tutto di bianco”. Nonna Freddo, imbronciata, disse: “Ma io non voglio regalare la mia neve a nessuno, voglio tenerla tutta per me.”
Così zia Autunno rispose: “Se hai intenzione di tenere tutta la neve per te, non farai felice nessun bambino.” A quel punto nonna Freddo si fermò un attimo a pensare e poi rispose: “Va bene allora, lo faccio solo per i bambini, farò diventare tutto bianco”.
Fu così che aprì il suo zaino per far cadere la neve; improvvisamente quella notte diventò fredda, il cielo si coprì di nuvole e iniziò a nevicare. Nevicò tutta la notte.
L’indomani mattina tutti i bambini giocarono felici con la neve. Quando la piccola Yalda si svegliò e vide che era tutto bianco, rise di cuore e disse: “Cara nonna Freddo, grazie di avermi regalato la neve. Hai esaudito il mio desiderio.”
Quel giorno Yalda fece un piccolo pupazzo di neve con una carota per naso, due pezzi di carbone per occhi e due pezzi di legno per braccia.
La felicità di quella mattina accompagnò Yalda fino all’età adulta, che condusse la sua vita rendendo felici e spensierati tutti i bambini del mondo.