La festa del tredicesimo giorno

Brano tradotto dal persiano di Faezeh Razavi, testo tratto da Voi non siete estranei di Houshang Moradi Kermani.

Coloriamo le uova per la festa del Sizdah Bedar [1] .

Facciamo bollire le uova in una pentola piena di erbe e così che diventino verdi. Allo stesso modo, ne facciamo bollire altre in una pentola con bucce di cipolla per ottenere i colori giallo e arancione; con un’altra erba chiamata Ronas[2], le uova diventano rosse.

Intorno ad ogni uovo, la nonna avvolge con cura un filo o un tessuto sottile. Quando le uova vengono messe nell’acqua bollente, l’acqua colorata non passa sulla parte avvolta, e così si formano disegni bianchi su uno sfondo colorato. Così le uova diventano bellissime.

Bambini e adulti, uomini e giovani, giocano con queste uova durante il pic-nic del Sizdah Bedar. Si prende l’uovo in pugno lasciandone fuori solo l’estremità con la quale si deve colpisce l’uovo del rivale. Se  l’uovo si rompe, il giocatore ha perso e il vincitore si prende tutte e due le uova, sia il suo che quello leggermente rotto all’estremità. Non ho mai visto lo zio fare il gioco dell’uovo.

La mattina del Sizdah Bedar, lo zio e il signor Dehestani, presero i loro fucili e salirono sulla montagna. Io non sapevo giocare con le uova, guardavo solo come giocavano gli altri ma ero preso lo stesso dall’emozione del gioco. Portai le mie uova a casa intatte. Avevo paura di perdere. Non mi piaceva tutta questa competizione.


[1] Sizdah Bedar: noto anche come il giorno della Natura, è una festa iraniana che si tiene ogni anno nel tredicesimo giorno di Farvardin (lo stesso dell’Ariete); il primo mese del calendario iraniano, durante il quale la gente passa il tempo a fare pic-nic all’aperto.

[2] Ronas: o Madder Indian: è il nome di una pianta. È stato utilizzato fin dall’antichità come colorante rosso vegetale per pelle, lana, cotone e seta.  

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