Pari. Il fuoco è mio figlio. Un film di Siamak Etemadi

Pari, interpretata da Melika Foroutan, è il nome della protagonista, donna tenace, madre derubata e moglie fedele di Farrokh (Shahbaz Noshir), uomo molto più anziano che ha accolto e cresciuto il figlio, Babak, come se fosse suo. Il film è una continua ricerca del figlio, emigrato da tempo in Grecia per motivi di studio.

Da una delle prime scene del film si può intuire il finale; la vana attesa del figlio, la vana speranza di essere accompagnati in città, la vana speranza di questa famiglia iraniana di riunirsi dopo anni.

Inizia così la difficile ricerca di Babak in una città straniera, in cui la coppia non sa orientarsi, di cui non conosce la lingua né le usanze. Dal punto di vista comunicativo, ho trovato interessante la scelta del regista, Siamak Etemadi, già premiato al Locarno Film Festival con il suo corto Cavo d’Oro nel 2012, di lasciare che fossero le donne a portare avanti la comunicazione interculturale, ricerca e il racconto. Per cominciare dall’ ultima padrona di casa di Babak, che con il suo inglese stentato riesce a parlare con Pari lasciando i rispettivi mariti incapaci di qualsiasi emozione e comunicazione; per seguire poi con Zoe, amica di Babak che porterà Pari sulle tracce del figlio.

Forse per il suo coraggio, o per il forte istinto materno, sarà lei stessa a condurre, quasi in solitudine, le ricerche del figlio che sembra essersi volatilizzato.

In questa incredibile disavventura Pari, ormai sola dopo aver perso il marito di infarto proprio durante il soggiorno ad Atene, si avvicina alla comunità di giovani che crede possano conoscere il figlio per condurla a lui. Pari vive esperienze molto forti, la partecipazione ad una manifestazione dove crede di aver visto il figlio, le costerà la perdita del chador per colpa delle fiamme dei protestanti che lo incendiano accidentalmente facendola muovere più agilmente per le strade della pericolosa Atene.

In seguito, Pari inizia a frequentare una ragazza, Zoe, lasciandosi condurre per le vie, per i locali notturni e per i pericoli di un’Atene in rivolta.

Il personaggio di Pari subirà una grande metamorfosi, passando dalla perdita del chador, passando per un bacio lesbico, fino alla completa rimozione del velo che è stata costretta ad usare come benda per fasciare una ferita.

Presentato in streaming alla trentaduesima edizione del Trieste Film Festival questo gennaio 2021, Pari. Fire il my child racconta un’Atene pericolosa, una madre disperata, una donna che nella ricerca di suo figlio, ha trovato la forza di scoprire se stessa.

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